Il reato di diffamazione si configura quando la comunicazione denigratoria è rivolta a più persone in relazione al medesimo fatto, mentre non sussiste quando la stessa persona riferisce a soggetti diversi informazioni sfavorevoli su fatti distinti e separati, in quanto in tal caso non si realizza il requisito della pluralità dei destinatari della medesima comunicazione diffamatoria. Pertanto, affinché si integri il delitto di diffamazione, è necessario che le affermazioni lesive della reputazione altrui siano rivolte a più interlocutori in riferimento al medesimo fatto, mentre non rileva la circostanza che il soggetto passivo venga a conoscenza del contenuto della comunicazione diffamatoria solo indirettamente, attraverso terze persone, atteso che tale elemento è comunque compatibile con la configurazione del reato. Inoltre, il carattere confidenziale o riservato della comunicazione non esclude la sussistenza del delitto di diffamazione, qualora essa avvenga in un contesto pubblico o comunque non strettamente privato.