La presentazione di una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) per interventi edilizi volti ad assicurare il distanziamento sociale e il contingentamento degli accessi in strutture ricettive durante l'emergenza sanitaria da COVID-19 impone all'amministrazione comunale di attivare previamente il procedimento di accertamento della compatibilità paesaggistica, acquisendo il parere vincolante della Soprintendenza, prima di poter adottare provvedimenti di archiviazione della SCIA o di demolizione delle opere realizzate. Tali interventi, se temporanei e destinati ad essere rimossi al cessare dello stato di emergenza, sono comunque ammessi ai sensi dell'art. 264, comma 1, lett. f), del D.L. n. 34/2020, convertito in L. n. 77/2020, senza necessità di ulteriori titoli abilitativi, nel rispetto delle norme di tutela dei beni culturali e del paesaggio. L'amministrazione non può pertanto disporre la demolizione di tali opere sulla base di una mera valutazione di contrasto con la disciplina urbanistica, senza previamente verificarne la natura temporanea e la conformità alla normativa emergenziale.