La violazione di qualsiasi prescrizione inerente alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno, anche se non direttamente relativa all'obbligo o divieto di soggiorno, integra un'ipotesi delittuosa ai sensi dell'articolo 9, comma 2, della legge n. 1423 del 1956, come modificato dal decreto-legge n. 144 del 2005, convertito con modificazioni nella legge n. 155 del 2005. Tale modifica normativa ha inteso configurare e sanzionare come delitto la violazione di tutte le prescrizioni inerenti alla misura della sorveglianza speciale, superando la precedente distinzione tra violazioni relative all'obbligo o divieto di soggiorno, qualificate come contravvenzioni, e violazioni di altre prescrizioni, considerate delitti. Pertanto, la mera inosservanza di qualsiasi obbligo o prescrizione imposta dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, indipendentemente dal suo specifico contenuto, è punita come delitto, essendo venuta meno la precedente differenziazione normativa. Tale interpretazione è avvalorata dalla nuova formulazione dell'articolo 9, comma 2, che fa riferimento all'inosservanza della "totalità degli obblighi e delle prescrizioni" inerenti alla sorveglianza speciale, nonché dall'abrogazione dell'articolo 12 della legge n. 1423 del 1956, che prevedeva come contravvenzione la violazione delle sole prescrizioni relative all'obbligo di soggiorno.