Il provvedimento statale di annullamento del nulla-osta paesaggistico deve essere preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento ai sensi dell'art. 7 della Legge n. 241/1990, al fine di instaurare un contraddittorio necessario tra la pubblica amministrazione e il cittadino, aumentare le possibilità del privato di ottenere ciò a cui aspira, acquisire elementi che arricchiscano il patrimonio conoscitivo dell'amministrazione e consentire una valutazione più approfondita e completa della questione, anche tenuto conto dell'ampiezza valutativa della Soprintendenza in relazione agli interventi da eseguirsi su immobili ed aree sottoposti a tutela. L'omissione di tale comunicazione determina l'illegittimità del provvedimento di annullamento, non potendo trovare applicazione l'art. 21-octies della Legge n. 241/1990 in assenza di elementi che dimostrino l'inutilità dell'apporto partecipativo. Tale obbligo di comunicazione è espressamente previsto anche dall'art. 146, comma 8, del D.Lgs. n. 42/2004, come modificato dal D.L. n. 70/2011, convertito dalla Legge n. 106/2011.