Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 54020 del 3 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:54020PEN

Massima

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La destrezza, quale circostanza aggravante del furto, richiede che l'agente si avvalga di una particolare abilità idonea a neutralizzare le ordinarie difese della persona offesa, distraendola o inducendola a prestare minore attenzione, e non è sufficiente il mero approfittamento di situazioni di disattenzione o momentaneo allontanamento del detentore. Ai fini della configurabilità dell'attenuante del danno di speciale tenuità nel reato di furto, è necessario che il bene mobile sottratto sia di modestissimo valore economico e che il pregiudizio cagionato sia lievissimo, valutando non solo il valore venale della cosa sottratta, ma anche i danni ulteriori subiti dalla persona offesa in conseguenza della sottrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Presidente

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. TORNESI ((omissis)) - Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - rel. Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/12/2017 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. EUGENIA SERRAO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. PRATOLA GIANLUIGI, che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata;
udito l'avv. (OMISSIS) del foro di ROMA, in sost. dell'avv. (OMISSIS) del foro di MARSALA, che ha c…

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