Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9003 del 27 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:9003PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel confermare la misura cautelare della custodia in carcere applicata al ricorrente, afferma che la reiterazione della misura cautelare, a seguito della perdita di efficacia del precedente provvedimento per motivi formali, è legittima in quanto il principio del ne bis in idem opera soltanto quando il provvedimento sia stato annullato in conseguenza di un riesame nel merito e non anche quando l'inefficacia della misura sia conseguenza di vizi puramente formali. Inoltre, il giudice ritiene che i gravi indizi di colpevolezza siano sufficientemente provati dalle dichiarazioni testimoniali e dalle risultanze investigative, respingendo le deduzioni del ricorrente circa la casualità delle frequentazioni e la brevità degli allontanamenti, in quanto tali argomentazioni si risolvono nella mera enunciazione del dissenso rispetto all'interpretazione dei dati probatori operata dal giudice del merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di:

FO. Ga. An. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza pronunciata in data 24 ottobre 2008 dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brescia;

- udita la relazione del Consigliere Dott. Renato BRICCHETTI;

- sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del S. Procuratore Generale Dott. IACOVIELLO ((omissis)), che ha chiesto rigettarsi il ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.