Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38920 del 19 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:38920PEN

Massima

Il reato di diffamazione sussiste quando l'autore diffonde volantini o altri mezzi idonei a ledere l'onore e la reputazione di una persona, anche se non vi è prova diretta della diffusione o dell'identità dell'autore, purché il contenuto dei volantini sia di per sé offensivo e diffamatorio. L'esimente della provocazione non è applicabile quando il fatto ingiusto che avrebbe suscitato lo stato d'ira proviene da persona diversa da quella diffamata. La quantificazione della pena e il diniego delle attenuanti generiche sono giustificati con motivazione congrua e ragionevole, non sindacabile in sede di legittimità se esente da vizi logici e contraddizioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) GR. LU. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA CORTE APPELLO del 17/10/2006 di ANCONA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere SCALERA VITO;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Sostituto Dott. IACOVIELLO Francesco Mauro, che chiede dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;

udito l'avv. Colella Stefano del Foro di Rom…

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