Cassazione penale Sez. II sentenza n. 31988 del 25 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:31988PEN

Massima

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La misura di prevenzione patrimoniale della confisca può essere applicata ai beni che risultino sproporzionati rispetto ai redditi leciti del proposto e per i quali non sia stata fornita adeguata giustificazione sulla legittima provenienza, indipendentemente dalla natura delle attività illecite da cui i beni derivano. Infatti, le disposizioni sulla confisca mirano a sottrarre alla disponibilità del proposto tutti i beni che siano frutto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego, senza distinguere se tali attività siano o meno di tipo mafioso. È sufficiente, pertanto, per dimostrare l'illecita provenienza dei beni confiscati, l'esistenza di una sproporzione fra disponibilità e redditi ovvero di indizi che lascino desumere che i beni costituiscano provento di attività illecite e l'assenza di giustificazioni del proposto sulla legittima provenienza del denaro utilizzato per l'acquisto degli stessi. In tali casi, il giudice può legittimamente applicare la misura di prevenzione patrimoniale della confisca, senza che sia necessario accertare la natura specifica delle attività illecite, essendo sufficiente la dimostrazione della sproporzione tra i beni e i redditi leciti del proposto e l'assenza di giustificazioni sulla legittima provenienza dei beni. Inoltre, il terzo titolare di un diritto reale di garanzia sui beni confiscati può far valere il proprio diritto solo nella fase esecutiva del procedimento di prevenzione, nell'udienza dedicata alla verifica dei crediti, non potendo anticipare tale verifica nella fase applicativa della misura, al fine di garantire l'effettività della misura reale e non appesantire eccessivamente il procedimento di prevenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - est. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS) il (OMISSIS);
(OMISSIS) s.p.a. in persona del legale rapp.te;
avverso il decreto della Corte d'appello di Palermo del 5/6/2015;
visti gli atti, il provvedimento ed i ricorsi;
udita la relazione del Consigliere Dott.ssa AIELLI Lucia;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 5/6/2015 la Corte …

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