Cassazione penale Sez. III sentenza n. 13965 del 7 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:13965PEN

Massima

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Il provvedimento di divieto di accesso agli impianti sportivi (c.d. DASPO) può essere legittimamente adottato dal Questore e convalidato dal Giudice quando sussistano elementi concreti e specifici che dimostrino la pericolosità sociale del soggetto, come l'aver aggredito fisicamente un giocatore della squadra avversaria e provocato i tifosi della stessa, anche in considerazione di precedenti penali dello stesso genere. La motivazione del provvedimento amministrativo e di quello giudiziale di convalida deve indicare con precisione la condotta contestata e le fonti probatorie, senza che possano essere sindacate in sede di legittimità valutazioni di merito. L'estensione spaziale del divieto e le modalità dell'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria devono essere adeguatamente motivate in relazione alle finalità preventive della misura, potendo essere temperate da permessi in deroga per gravi e comprovate esigenze personali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. DE MASI Oronzo - Consigliere

Dott. MANZON Enrico - rel. Consigliere

Dott. MOCCI Mauro - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 19/09/2014 del Gip del Tribunale di Latina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. Enrico Manzon;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del sost. proc. gen. Dr. D'Ambrosio Vito, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1.Con ordinanza in data 19 settembre 2014 il Gip del Tribunale di Latina convalidava il provvedimento in data 17 sette…

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