Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21780 del 28 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:21780PEN

Massima

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Il reato di ricettazione può essere configurato anche sulla base della mancata o non attendibile indicazione della provenienza della cosa ricevuta, in quanto tale condotta è rivelatrice della volontà di occultamento, logicamente spiegabile con un acquisto in mala fede. Ai fini della concessione o del diniego delle circostanze attenuanti generiche, il giudice può limitarsi a prendere in esame, tra gli elementi indicati dall'articolo 133 c.p., quello che ritiene prevalente ed atto a determinare o meno il riconoscimento del beneficio, sicché anche un solo elemento attinente alla personalità del colpevole o all'entità del reato ed alle modalità di esecuzione di esso può essere sufficiente in tal senso. In tema di ricettazione, ai fini della configurabilità dell'ipotesi attenuata, non rileva esclusivamente il valore della cosa ricettata, ma devono considerarsi anche tutti gli elementi previsti dall'articolo 133 c.p., ivi compresa la capacità a delinquere dell'imputato. Il ricorso proposto per violazioni di legge asseritamente verificatesi nel corso del giudizio di primo grado, per soddisfare l'onere di specificità dei motivi imposto a pena di inammissibilità dall'articolo 581 c.p.p., comma 1, lettera c), deve contenere la specifica contestazione del riepilogo dei motivi di appello contenuto nella sentenza impugnata, nel caso in cui lo stesso non dia conto della deduzione della predetta violazione di legge come motivo di appello; il ricorso proposto per violazioni di legge verificatesi nel corso del giudizio di primo grado, ma non dedotte con i motivi di appello, sarebbe, infatti, ai sensi dell'articolo 606 c.p.p., comma 3, ultima parte, inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo L - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. BELTRANI Serg - rel. Consigliere

Dott. CARRELLI P.D.M. Roberto M - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 612/2011 CORTE APPELLO di MESSINA, del 07/06/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/02/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERGIO BELTRANI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso, rilevata la regolarita' degli avvisi di rito.

RITENUTO IN FATTO

Con la s…

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