Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3829 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:3829SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di accertamento di conformità ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 successivamente all'impugnazione di un ordine di demolizione di opere edilizie realizzate in difformità dal permesso di costruire, determina l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto il riesame dell'abusività dell'opera provocato dall'istanza di sanatoria comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento, di accoglimento o di rigetto, che rende inefficace il provvedimento sanzionatorio oggetto dell'originario ricorso. In tali ipotesi, l'interesse del responsabile dell'abuso edilizio si sposta dall'annullamento del provvedimento sanzionatorio già adottato e divenuto inefficace, all'annullamento dell'eventuale provvedimento di rigetto della domanda di sanatoria e degli eventuali ulteriori provvedimenti sanzionatori.

Sentenza completa

N. 00257/2008
REG.RIC.

N. 03829/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00257/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Ottava)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 257 del 2008, proposto da:
De Vita Annamaria, rappresentata e difesa dagli avv.ti Antonio Lamberti e Claudio Maria Lamberti, con domicilio eletto presso l’avv. Claudio Maria Lamberti in Napoli, via S. Pasquale a Chiaia 55;

contro

Comune di Cesa, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Vincenzo Guida, con domicilio eletto presso l’avv. Maria Cristina Porcelli in Napoli, via Costantinopoli 104;

per l'annullamento,

previa sospensione, dell’ordinanza n. 52 del 23/10/2007 di demolizione opere e ripristino dello stato dei luoghi.

Visti il ricorso e i …

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