Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32817 del 10 agosto 2007

ECLI:IT:CASS:2007:32817PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle proprie funzioni, concorre consapevolmente e attivamente alla formazione di atti falsi, anche mediante l'inserimento di dati falsi in verbali e documenti ufficiali di cui è chiamato a redigere il contenuto, è responsabile del reato di concorso in falso materiale e ideologico in atti pubblici, in quanto il suo contributo essenziale ha creato i presupposti formali per lo svolgimento alterato di un procedimento amministrativo demandato all'ufficio di cui fa parte. Inoltre, il pubblico ufficiale che, in tale contesto, accetta denaro o altre utilità per compiere atti contrari ai doveri d'ufficio, come l'attribuzione di una data di presentazione diversa da quella effettiva alle domande volte al riconoscimento dell'invalidità civile, al fine di procurare agli interessati arretrati di ratei pensionistici non dovuti o dovuti in misura minore, è responsabile del reato di corruzione propria, non potendosi riqualificare la sua condotta come mera corruzione per l'esercizio della funzione, in quanto egli ha direttamente impegnato il suo ruolo istituzionale nell'ambito del procedimento amministrativo alterato. Tali condotte non possono essere considerate estranee all'esercizio delle funzioni pubbliche, in quanto il pubblico ufficiale ha agito sfruttando il suo ruolo e i poteri connessi, pur in violazione dei doveri d'ufficio. Inoltre, il nuovo regime prescrizionale introdotto dalla Legge n. 251 del 2005 non trova applicazione per i reati oggetto di processi già pendenti in grado di appello o in Cassazione, in quanto la normativa transitoria opera una ragionevole differenziazione tra gli imputati in considerazione di un fattore oggettivo significativo, quale l'avvenuto esaurimento del grado processuale specificamente deputato all'attività istruttoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO Saverio Felic - Consigliere

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. ROSSI Agnello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Di. St. Gi., n. (OMESSO);

Am. An., n. (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il giorno 21.10.2005 dalla Corte d'appello di Palermo;

Visti gli atti, la sentenza impugnata e i ricorsi;

Udita la relazione del Consigliere Dott. CORTESE Arturo;

Udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. MARTUSCIELLO Vittorio, che ha concluso per l'annullamento per prescrizione limitatamente ai reati di falso, da riqualificare ex…

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