L'impugnazione dell'atto di indizione di una gara d'appalto diventa improcedibile qualora non sia stata tempestivamente impugnata l'aggiudicazione definitiva della procedura, in quanto quest'ultima determina l'insorgere di un interesse giuridicamente rilevante in capo all'aggiudicatario, rendendo così inoppugnabile il provvedimento conclusivo della gara. Pertanto, la mancata impugnazione dell'aggiudicazione definitiva, regolarmente notificata alle parti costituite, comporta il consolidamento della stessa e la conseguente carenza di interesse alla coltivazione dell'impugnazione dell'atto di indizione della gara, nonché della connessa domanda risarcitoria. In tali ipotesi, il ricorso deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, in applicazione del principio di concentrazione processuale e di tutela dell'affidamento dell'aggiudicatario, in coerenza con la ratio dell'art. 120, comma 10, del Codice del processo amministrativo.