Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39609 del 19 ottobre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:39609PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, deve effettuare un'analisi dinamica del limite di pena detentiva di tre anni previsto dall'art. 275, comma 2-bis, c.p.p., prendendo in considerazione non solo i dati conoscibili al momento dell'applicazione della misura, ma anche quelli sopravvenuti nel corso del procedimento. Tuttavia, la concessione degli arresti domiciliari, quale misura alternativa, è subordinata alla disponibilità da parte dell'imputato di uno dei luoghi di esecuzione indicati nell'art. 284, comma 1, c.p.p. Pertanto, in assenza di tale requisito, il giudice può legittimamente mantenere la custodia cautelare in carcere, anche quando la pena prevista non superi il limite di tre anni, senza che ciò comporti un'inversione dell'onere probatorio in ordine alla proporzionalità e adeguatezza della misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombrett - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposta da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/05/2022 del Tribunale di Milano;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS) che insiste per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) presenta ricorso contro il provvedimento i…

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