Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10286 del 17 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:10286PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di atti persecutori (stalking) si configura anche in presenza di condotte reiterate di molestia e minaccia, anche attraverso l'utilizzo di mezzi di comunicazione, che generano nella vittima uno stato di ansia e di paura, tale da alterarne in modo significativo le abitudini di vita, indipendentemente dalla percezione soggettiva della vittima, purché le condotte siano oggettivamente idonee a cagionare tale effetto destabilizzante. Il dolo del reato è integrato dalla consapevolezza e volontà dell'agente di porre in essere condotte finalizzate a creare una situazione di forte pressione psicologica sulla vittima, anche attraverso atti di autolesionismo comunicati alla stessa al fine di colpevolizzarla. Il temporaneo e sporadico riavvicinamento della vittima al proprio persecutore non interrompe la continuità delle condotte persecutorie, quando sussista l'oggettiva e complessiva idoneità delle stesse a generare nella vittima un progressivo accumulo di disagio che degenera in uno stato di prostrazione psicologica. La riconducibilità all'imputato di condotte persecutorie, anche attraverso la pubblicazione di contenuti diffamatori sui social network, può essere desunta da elementi indiziari, come il fatto che le informazioni pubblicate corrispondano a confidenze fatte solo all'imputato, senza che sia necessaria la prova diretta dell'attribuzione della pubblicazione all'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V.S. - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/05/2019 della CORTE APPELLO di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANGELO CAPUTO;
Rilevato che le parti non hanno formulato richiesta di discussione orale Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, ex articolo 23, comma 8, convertito, con modificazioni, dalla L. 18 dicembre 2020, n. 176, prorogato, quanto alla disciplina processuale, in forza del Decreto Legge 14 genn…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.