Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11898 del 18 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:11898PEN

Massima

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Il reato di cui all'art. 474 c.p. (introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi) tutela in via principale e diretta la pubblica fede, intesa come affidamento dei cittadini nei marchi o segni distintivi che individuano le opere dell'ingegno o i prodotti industriali e ne garantiscono la circolazione. Pertanto, per la configurazione di tale reato non è necessaria l'avvenuta realizzazione dell'inganno nei confronti degli acquirenti, essendo sufficiente l'accertamento del commercio di prodotti con marchio contraffatto. L'elemento soggettivo del reato è integrato dalla consapevolezza dell'agente circa la natura contraffatta degli articoli, desumibile dalla notorietà internazionale dei marchi riprodotti e dalle caratteristiche professionali dell'operatore del settore, a prescindere da eventuali orientamenti giurisprudenziali isolati e superati in materia di interpretazione della fattispecie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Hu. Yo. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Genova, in data 5 ottobre 2007, di conferma della sentenza del Tribunale di Sanremo - sezione distaccata di Ventimiglia, in data 3 marzo 2006;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dot…

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