Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13306 del 21 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:13306PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel dichiarare inammissibile il ricorso per cassazione avverso la sentenza di appello che ha riformato la pronuncia di primo grado, afferma che il ricorso non individua alcuna specifica violazione di legge, ma si limita a censurare la ricostruzione dei fatti e la valutazione delle prove operata dai giudici di merito, i quali hanno fornito adeguata motivazione delle loro conclusioni. L'inammissibilità originaria del ricorso, anche per manifesta infondatezza dei motivi, preclude la possibilità di valutare l'eventuale decorso dei termini prescrizionali, tanto più se maturati dopo la sentenza impugnata e la proposizione medesima del ricorso. Ne consegue la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, in ragione delle questioni dedotte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Pao - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4091/2002 CORTE APPELLO di MILANO, del 14/03/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/02/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, Dr. D'Ambrosio, ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per prescrizione.

Per il ricorrente e' present…

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