Il reato di oltraggio a pubblico ufficiale di cui all'art. 341-bis c.p. richiede la presenza di almeno due persone oltre all'autore del reato e ai pubblici ufficiali destinatari dell'offesa, essendo necessario che l'azione si svolga in presenza di soggetti che non siano deputati allo svolgimento della propria pubblica funzione in quel contesto. Pertanto, non integra il requisito della pubblicità la condotta oltraggiosa posta in essere in presenza di soli altri pubblici ufficiali impegnati nello svolgimento dell'atto d'ufficio che ha generato l'offesa, in quanto essi non possono essere computati ai fini della sussistenza dell'elemento della presenza di più persone. Diversamente, l'oltraggio può perfezionarsi anche in presenza di altri pubblici ufficiali non direttamente coinvolti nell'atto d'ufficio all'origine della condotta oltraggiosa. Inoltre, ai fini della configurabilità del reato di resistenza a pubblico ufficiale di cui all'art. 337 c.p., è necessario che la minaccia o la violenza abbiano costituito un effettivo impedimento all'esercizio del pubblico ufficio, non essendo sufficiente che si tratti di una mera reazione ad un atto di ufficio già compiuto e esauritosi.