Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45406 del 9 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:45406PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato può essere desunto da elementi indiziari, quali la presenza dell'imputato nel luogo e nel momento in cui è stato commesso il fatto, i contatti telefonici con i correi e le dichiarazioni di questi ultimi, purché tali elementi siano valutati in modo logico e coerente dal giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se non nei limiti della manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione. La presenza dell'imputato nel luogo e nel momento del fatto, i contatti telefonici con i correi e le dichiarazioni di questi ultimi, se valutati in modo logico e coerente dal giudice di merito, possono costituire elementi indiziari idonei a fondare il giudizio di responsabilità per concorso morale nel reato, senza che tale apprezzamento possa essere sindacato in sede di legittimità, salvo i casi di manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle prove e nell'interpretazione del contenuto delle intercettazioni, senza che la Corte di Cassazione possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di primo e secondo grado, se non nei limiti della manifesta illogicità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. DE SANTIS Anna Mari - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. MONACO Marco Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la sentenza resa dalla Corte d'Appello di Bologna in data 30/3/2017;
- Visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
- Udita nell'udienza pubblica del 20/7/2018 la relazione fatta dal Consigliere Dott.ssa DE SANTIS Anna Maria;
- Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. TOCCI Stefano, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'impugnata sentenza la Corte d'…

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