Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4745 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:4745SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive, afferma che: 1. Il Comune è competente a ordinare la demolizione di opere abusive realizzate in aree vincolate sotto il profilo paesaggistico, indipendentemente dall'applicazione di altre sanzioni da parte dell'autorità preposta alla tutela del vincolo. L'art. 27 del D.P.R. n. 380/2001 riconosce al Comune un potere di vigilanza sull'attività edilizia, anche con riguardo agli immobili vincolati, con connesso obbligo di provvedere alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi in tutti i casi di difformità dalle prescrizioni urbanistiche. 2. Le previsioni sanzionatorie del D.Lgs. n. 42/2004 in materia di tutela paesaggistica non si pongono in termini sostitutivi ma aggiuntivi rispetto alle sanzioni previste nel D.P.R. n. 380/2001, atteso che concernono e presuppongono la mancanza, nelle aree vincolate, di differenti titoli abilitativi. 3. L'abuso edilizio, avendo natura di illecito permanente, si pone in perdurante contrasto con le norme amministrative sino a quando non viene ripristinato lo stato dei luoghi, per cui il potere di repressione può essere esercitato retroattivamente, anche per fatti verificatisi prima dell'entrata in vigore della norma che disciplina tale potere, a maggior ragione quando l'abuso è stato realizzato su zone paesaggisticamente vincolate. 4. La norma di cui all'art. 27 D.P.R. n. 380/2001, tanto più quando riferita alla repressione di abusi su beni vincolati, non contrasta con il principio di ragionevolezza in quanto l'esigenza di ripristinare i valori urbanistici e paesaggistici violati giustifica il ripristino anche a distanza di tempo, né con il principio dell'affidamento, stante la preminenza dell'esigenza del ripristino a fronte della permanenza della situazione di illecito e la pregnanza del valore tutelato. 5. L'art. 27 D.P.R. n. 380/2001 sanziona con la demolizione gli abusi edilizi su aree vincolate indipendentemente dal grado complessivo di edificazione delle aree su cui tali abusi insistono, essendo sufficiente l'accertamento dell'inizio o dell'esecuzione delle opere abusive. 6. L'ordine di demolizione di opere abusive realizzate in aree vincolate non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento, in quanto atto vincolato, né la previa diffida a demolire, essendo sufficiente l'accertamento dell'abuso. 7. Il decorso del tempo dalla realizzazione dell'abuso o dal suo accertamento non incide sulla legittimità dell'ordine di demolizione, in quanto l'abuso edilizio rappresenta un illecito permanente e l'interesse pubblico alla tutela del paesaggio e dell'ambiente prevale su quello privato alla conservazione della situazione di fatto abusiva. 8. Nei casi di opere abusive realizzate in aree vincolate sotto il profilo paesaggistico, la prevalenza dell'interesse pubblico sull'interesse privato deve considerarsi in re ipsa, in forza del rilievo costituzionale del paesaggio, ex art. 9 comma 2 Cost., che assurge a principio fondamentale, con conseguente primazia su gli altri interessi, pubblici e privati.

Sentenza completa

N. 07322/2006
REG.RIC.

N. 04745/2014 REG.PROV.COLL.

N. 07322/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7322 del 2006, proposto da:
C.M.T. - Compagnia Meridionale Turismo S.p.A., rappresentato e difeso dall'avv. Domenico Parrella, con domicilio eletto presso Domenico Parrella in Napoli, Centro Direzionale Isola E5;

contro

Ministero dei Beni Culturali e Paesaggistici, rappresentato e difeso dall'avv. Maria Rosaria Cozzuto, con domicilio eletto presso Maria Rosaria Cozzuto in Napoli, Avv.Stato - via Diaz N.11; Direzione Regionale Bb.Cc.E Paesaggistici della Campania, rappresentato e difeso per legge dall'Avvoc.Distrett.Stato Napoli, domiciliata in Napoli, via Diaz, 11; Comune di Napoli, rappresent…

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