Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33591 del 1 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:33591PEN

Massima

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Il falso contenuto in una dichiarazione sostitutiva di certificazione, resa al fine di ottenere indebitamente un beneficio pubblico, integra il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, anche quando il valore del profitto non superi la soglia di punibilità prevista per il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Ciò in quanto la presentazione di una dichiarazione mendace, pur non integrando necessariamente gli artifici e i raggiri propri della truffa, costituisce comunque una condotta ingannatoria idonea a indurre in errore l'ente erogatore, il quale confida nella veridicità dell'autocertificazione. L'esibizione di un documento di identità non è sufficiente a escludere la configurabilità del reato di truffa, in quanto tale documento serve solo ad identificare il percettore e non a verificare la veridicità della dichiarazione relativa ai requisiti richiesti per l'erogazione del beneficio. Pertanto, la mera presentazione di una falsa dichiarazione sostitutiva, resa per ottenere indebitamente un contributo pubblico, integra gli estremi del reato di truffa aggravata, a prescindere dal superamento o meno della soglia di punibilità prevista per il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo Liber - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Giovanni - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica del Tribunale di Varese;

avverso la sentenza del G.U.P. presso il Tribunale di Varese, in data 10.7.2007;

nei confronti di:

Go. Gi. Be. , nata a (OMESSO);

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dott. CERVADORO Mirella;

Letta la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. DI POPOLO Angelo, il quale ha concluso chiedendo l'annullamento del…

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