Cassazione penale Sez. I sentenza n. 36666 del 6 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:36666PEN

Massima

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Il vincolo della continuazione tra più reati, ai sensi dell'art. 81 c.p., richiede che le singole violazioni costituiscano parte integrante di un unico programma criminoso, deliberato fin dalla commissione della prima, per il conseguimento di un determinato fine, senza che tale unità di disegno possa essere presunta sulla sola base dell'identità o analogia delle condotte delittuose. Pertanto, il mero concorso di reati, anche se temporalmente contigui e caratterizzati da analoghe modalità esecutive, non è sufficiente a integrare il requisito dell'unicità del disegno criminoso, essendo necessario che tutti gli episodi delittuosi siano effettivamente frutto di un'originaria e unitaria ideazione e determinazione volitiva dell'agente, non potendosi confondere tale requisito con la mera abitualità nella commissione di reati simili per soddisfare contingenti esigenze di vita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. BONITO Francesco M.S - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 21/2011 TRIBUNALE di MELFI, del 13/01/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

lette le conclusioni del PG Dott. MAZZOTTA Gabriele che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 13 gennaio 2012 il G.I.P. del Tribunale di Melfi, quale giudice dell'esecuzione, ha respinto l'istanza proposta da (OMISSIS), intesa ad ottenere il ricon…

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