Cassazione penale Sez. V sentenza n. 55013 del 28 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:55013PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il falso ideologico commesso in un giudizio civile, mediante l'utilizzo di un documento apparentemente proveniente da un ente pubblico, integra il reato di cui all'art. 495 c.p. qualora l'imputato abbia agito con coscienza e volontà della falsità del documento, desumibile dalla sua condotta processuale e dall'assenza di spiegazioni alternative circa la provenienza del documento stesso, essendo irrilevante che l'imputato non abbia tratto un concreto vantaggio dalla produzione del falso. La consapevolezza della falsità del documento può essere desunta in via presuntiva, in assenza di prove dirette dello stato soggettivo dell'agente, sulla base di elementi indiziari quali l'utilizzo del documento falso a proprio vantaggio e il mancato fornire spiegazioni circa la sua provenienza. L'inammissibilità del ricorso per cassazione, pronunciata per manifesta infondatezza dei motivi, preclude la possibilità di rilevare e dichiarare le cause di non punibilità, come la prescrizione del reato, in applicazione del principio affermato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/01/2016 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/09/2016, la relazione svolta dal Consigliere ANTONIO SETTEMBRE;
- Udito il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Ancona ha, con la sente…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.