Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Il giudice, nell'esercizio della propria attività giurisdizionale, è tenuto a garantire il rispetto del principio del contraddittorio e del diritto di difesa di tutte le parti in causa, assicurando che ciascuna di esse sia messa in condizione di partecipare attivamente al procedimento e di far valere le proprie ragioni. Tale obbligo sussiste anche nelle fasi successive alla pronuncia della sentenza, come nel caso di un procedimento di rinvio a seguito di annullamento della decisione impugnata, in cui il giudice deve adottare tutte le misure necessarie affinché le parti siano messe a conoscenza degli atti del giudizio e possano presentare le proprie deduzioni e istanze. Il mancato rispetto di tale principio fondamentale del giusto processo comporta la nullità degli atti compiuti in violazione del contraddittorio, con conseguente necessità di rimessione della causa al giudice per il rinnovo del procedimento nel rispetto del diritto di difesa di tutte le parti. Il giudice, pertanto, non può esimersi dal garantire il pieno esercizio dei diritti processuali delle parti, dovendo adottare tutte le cautele necessarie per assicurare la regolarità del procedimento e la parità delle armi tra le parti in ogni sua fase, a tutela del principio del giusto processo sancito dall'art. 111 della Costituzione.