Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 7143 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:7143SENB

Massima

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La SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) costituisce un titolo idoneo a legittimare, in via generale, gli interventi edilizi di demolizione e ricostruzione fedele di un edificio, nonché di ampliamento della relativa superficie utile lorda, ai sensi della normativa regionale vigente, senza che sia necessario il previo rilascio di un permesso di costruire, salvo che l'amministrazione competente non ravvisi, entro il termine previsto, la necessità di un ulteriore titolo abilitativo. Pertanto, l'amministrazione comunale non può limitarsi ad autorizzare la sola demolizione dell'edificio, negando l'idoneità della SCIA per la successiva ricostruzione e ampliamento, dovendo invece valutare la complessiva conformità dell'intervento proposto alla normativa urbanistica ed edilizia applicabile, senza imporre ingiustificatamente l'obbligo di presentare una separata istanza di permesso di costruire. L'accertamento della legittimità della SCIA presentata dal privato rientra nei poteri di verifica e controllo dell'amministrazione, la quale, ove riscontri irregolarità o abusi, può adottare i provvedimenti sanzionatori previsti dalla legge, senza tuttavia precludere ab origine l'avvio dell'attività edilizia mediante il titolo alternativo della SCIA. Il riconoscimento, da parte dell'amministrazione, della idoneità della SCIA a legittimare gli interventi edilizi programmati determina il venir meno dell'interesse del privato all'impugnazione dei precedenti provvedimenti che ne avevano negato la sufficienza, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/06/2019

N. 07143/2019 REG.PROV.COLL.

N. 15465/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 15465 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Pio S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Antonella Anselmo, Pierpaolo Carbone, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Antonella Anselmo in Roma, corso di Francia 197;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Sergio Siracusa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma…

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