Cassazione penale Sez. III sentenza n. 30936 del 15 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:30936PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini della valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari, può essere desunto non solo dalla gravità del titolo di reato per il quale si procede, ma anche dalla concreta modalità della condotta perpetrata e dalle circostanze che la connotano, in quanto tali elementi sono idonei a fornire una prognosi sulla probabile ricaduta del soggetto nella commissione di ulteriori reati della stessa specie. Inoltre, ai fini della valutazione del pericolo di reiterazione, possono essere presi in considerazione anche i procedimenti penali pendenti a carico dell'indagato, in quanto idonei a determinare un apprezzamento sulla sussistenza del concreto pericolo di reiterazione di reati della stessa specie. Tuttavia, la sola gravità dei reati contestati e la personalità criminale dell'indagato non sono sufficienti a giustificare l'applicazione della misura cautelare più afflittiva della custodia in carcere, se non sono adeguatamente motivate le ragioni per le quali le esigenze cautelari non possono essere soddisfatte con misure meno gravose, come gli arresti domiciliari anche con il controllo elettronico. Infatti, il decorso del tempo dalla commissione dei reati e l'assenza di contatti con l'associazione criminale possono attenuare il pericolo di reiterazione, rendendo inadeguata la custodia in carcere. Tuttavia, l'inadeguatezza degli arresti domiciliari a garantire le esigenze cautelari, in ragione della concreta modalità della condotta e della personalità dell'indagato, può giustificare il ripristino della custodia cautelare in carcere, anche in assenza di una specifica valutazione sull'autonoma misura del divieto di comunicazioni con terzi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. SOCCI Angelo M. - rel. Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni F. - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 11/12/2018 del TRIB. LIBERTA' di CAGLIARI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO MATTEO SOCCI;
sentite le conclusioni del PG Dr. MOLINO PIETRO: "Rigetto del ricorso";
Il difensore, avv. (OMISSIS), Sost. Proc., si riporta ai motivi di ricorso e ne chiede l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Cagliari con ordinanza dell'11 dicembre 20…

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