Cassazione penale Sez. I sentenza n. 6612 del 18 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:6612PEN

Massima

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Il divieto di concessione dei benefici penitenziari previsto dall'art. 4-bis, comma 1, dell'ordinamento penitenziario, nei confronti dei detenuti per delitti dolosi, sussiste qualora vi sia una comunicazione del Procuratore nazionale antimafia o del Procuratore distrettuale antimafia che evidenzi l'attualità dei collegamenti del soggetto con la criminalità organizzata, rendendo il condannato inidoneo a partecipare all'opera rieducativa. Tale comunicazione non è vincolante per il giudice di sorveglianza, il quale ha il potere di valutare autonomamente, sulla base di tutti gli elementi a sua disposizione, l'effettiva sussistenza di tali collegamenti e la conseguente inidoneità del detenuto a beneficiare dei suddetti istituti. Pertanto, il giudice di sorveglianza, nel decidere sulla concessione di benefici penitenziari, deve effettuare una valutazione complessiva della condotta del soggetto, tenendo conto non solo del comportamento tenuto in carcere, ma anche degli eventuali legami con la criminalità organizzata, desumibili da informazioni di polizia giudiziaria e da precedenti provvedimenti restrittivi della libertà personale. Tale valutazione deve essere adeguatamente motivata, in modo da consentire il controllo di legittimità da parte del giudice di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - rel. Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 4764/2014 TRIB. SORVEGLIANZA di NAPOLI, del 10/11/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CASSANO Margherita;
lette le conclusioni del PG Dott. DI NARDO Marilia, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il 10 novembre 2014 2010 il Tribunale di sorveglianza di Napoli rigettava il reclamo interposto da (OMISSIS), detenuto in espiazione della condanna …

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