Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24609 del 23 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:24609PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la capacità di intendere e di volere dell'imputato, può legittimamente fondarsi sulle risultanze di una perizia psichiatrica che abbia diagnosticato un disturbo paranoide della personalità, idoneo a escludere la sua imputabilità, purché tale valutazione sia adeguatamente motivata, immune da vizi logici e conforme ai criteri scientifici di tipo clinico e valutativo. Ai fini dell'applicazione di una misura di sicurezza, il giudice deve accertare la persistenza della pericolosità sociale dell'imputato al momento della sua effettiva applicazione, valutando il collegamento tra il disturbo mentale diagnosticato e le condotte delittuose poste in essere, nonché la concreta probabilità che il soggetto commetta in futuro nuovi reati. Ove ricorrano tali presupposti, il giudice può legittimamente disporre la misura di sicurezza della libertà vigilata, quale misura meno afflittiva, al fine di assicurare la presa in cura dell'imputato da parte dei servizi di salute mentale, senza che ciò integri un vizio di motivazione o una violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GUARDIANO Alfredo - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/12/2019 della Corte di Appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. RICCARDI GIUSEPPE;
lette le richieste scritte ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
lette le …

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