Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12607 del 25 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:12607PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel dichiarare l'estinzione del reato per intervenuta prescrizione, afferma che l'inammissibilità del ricorso per cassazione non impedisce la rilevazione e la declaratoria di cause di non punibilità, come la prescrizione, ai sensi dell'art. 129 c.p.p. Ciò in quanto l'inammissibilità del ricorso non consente il formarsi di un valido rapporto di impugnazione e preclude la possibilità di rilevare e dichiarare le cause di non punibilità, anche quando il ricorso contenga plurime doglianze e risulti non inammissibile soltanto quella inerente il trattamento sanzionatorio per mancato riconoscimento di una attenuante. Pertanto, in tali ipotesi, opera ordinariamente la causa di estinzione del reato continuato, con conseguente annullamento senza rinvio della sentenza di condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICCOLI Graz - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3908/2011 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 13/06/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/11/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA MICCOLI;
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, nella persona del Dott. SELVAGGI Eugenio, ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
Per il ricorrente, l'avv. (OMISSIS) ha concluso chiedendo l'accoglimento del r…

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