Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4572 del 1 febbraio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:4572PEN

Massima

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Il dolo eventuale si configura quando l'agente si sia rappresentato la significativa possibilità di verificazione dell'evento concreto e ciò nonostante, dopo aver considerato il fine perseguito e l'eventuale prezzo da pagare, si sia determinato ad agire comunque, anche a costo di causare l'evento lesivo, aderendo ad esso per il caso in cui si verifichi; ricorre invece la colpa cosciente quando la volontà dell'agente non è diretta verso l'evento ed egli, pur avendo concretamente presente la connessione causale tra la violazione delle norme cautelari e l'evento illecito, si astiene dall'agire doveroso per trascuratezza, imperizia, insipienza, irragionevolezza o altro biasimevole motivo. Pertanto, ai fini della configurabilità del dolo eventuale, è necessario accertare l'adesione volitiva dell'agente all'evento, non essendo sufficiente la mera accettazione del rischio della sua produzione. Inoltre, il decorso del termine di prescrizione, anche a seguito di sospensioni per legittimo impedimento, determina l'estinzione del reato, con conseguente annullamento della sentenza agli effetti penali e rinvio al giudice civile competente per il regolamento delle statuizioni civili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. MOROSINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Relatore

Dott. GIORDANO Rosaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Se.Ro. nato a P il (Omissis)
avverso la sentenza del 12 gennaio 2023 della Corte Appello di Catanzaro
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), la quale ha chiesto pronunciarsi l'inammissibilità del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 12 gennaio 2023, la Corte d'appello di Catanzaro, ha confermato la decisione di primo grado che, per quanto ancora rileva, aveva ritenuto Se.Ro. responsa…

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