Il provvedimento di diniego o revoca di un'autorizzazione di polizia, quale la licenza di commercializzazione di giochi pubblici ai sensi dell'art. 88 TULPS, deve essere adeguatamente motivato, non essendo sufficiente il mero riferimento a una precedente condanna penale, specie se risalente nel tempo e relativa a un unico episodio, in assenza di ulteriori elementi concreti che dimostrino l'attuale e concreta mancanza del requisito della buona condotta del richiedente. L'autorità di pubblica sicurezza, nell'esercizio del proprio potere ampiamente discrezionale in materia, è tenuta a indicare analiticamente gli aspetti specifici della condotta pregressa del soggetto che giustificano un giudizio prognostico negativo circa il possibile abuso del titolo di polizia richiesto, senza poter fondare il diniego sulla mera esistenza di una precedente condanna penale, specie se non recente e riferita a un unico episodio. Il provvedimento di diniego o revoca deve pertanto essere sorretto da una motivazione adeguata e proporzionata, che dia conto in modo analitico delle concrete ragioni che inducono a ritenere attuale e fondata la mancanza del requisito della buona condotta, senza poter desumere tale carenza dalla sola esistenza di una pregressa condanna penale, specie se risalente nel tempo e relativa a un unico episodio.