Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3405 del 24 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:3405PEN

Massima

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Il reato di atti contrari alla pubblica decenza di cui all'art. 527 c.p., essendo stato depenalizzato e trasformato in illecito amministrativo dal d.lgs. n. 8/2016, non può più essere sanzionato penalmente, imponendo l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna, con conseguente trasmissione degli atti all'autorità amministrativa competente. Tale depenalizzazione, attuata in ossequio ai principi di offensività e sussidiarietà della sanzione penale, riflette la valutazione legislativa per cui condotte di tal genere, pur essendo contrarie al pudore pubblico, non rivestono una gravità tale da giustificare l'applicazione della sanzione penale, risultando più adeguata una mera sanzione amministrativa. Ciò comporta che, in assenza di altri reati contestati, il giudice debba dichiarare l'improcedibilità dell'azione penale per insussistenza del fatto come reato, disponendo la trasmissione degli atti all'autorità amministrativa competente per l'eventuale irrogazione della sanzione pecuniaria prevista per l'illecito amministrativo. Tale principio si applica a tutti i casi analoghi in cui condotte prima penalmente rilevanti siano state successivamente depenalizzate, in attuazione della delega legislativa volta a deflazionare il sistema penale sostanziale e processuale, riservando la sanzione penale ai soli fatti di maggiore gravità e offensività, in ossequio ai canoni di extrema ratio e sussidiarietà della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMORESANO Silvio - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - rel. Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 26.10.2015 della Corte d'Appello di Catanzaro n.1895/2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso chiedendo, annullamento senza rinvio perche' il fatto non e' previsto come reato;
udito l'…

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