Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1654 del 2011

ECLI:IT:TARNA:2011:1654SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento prefettizio di informativa antimafia interdittiva, adottato sulla base di elementi indiziari che, nel loro complesso, delineano un quadro complessivo idoneo a sorreggere, sul piano logico e metodologico, le conclusioni raggiunte dal Prefetto in ordine al pericolo di infiltrazione mafiosa nell'impresa, è legittimamente motivato per relationem agli atti istruttori delle forze di polizia ivi richiamati, senza che rilevi la circostanza che singolarmente considerati tali elementi possano apparire scarsamente significativi. Il provvedimento di revoca dell'aggiudicazione di un appalto pubblico, adottato dalla stazione appaltante a seguito dell'informativa antimafia interdittiva, è legittimamente motivato con il mero richiamo alla presupposta informativa e al conseguente vincolo che, dal suo effetto interdittivo, discende per l'azione della stazione appaltante. Il fatto che alcune imprese in cui è accertata la presenza di soggetti ritenuti fonte di pericolo di infiltrazione mafiosa non siano state inizialmente colpite da provvedimenti interdittivi non vale a inficiare la legittimità di successivi provvedimenti interdittivi adottati nei confronti di altre imprese riconducibili al medesimo contesto, una volta che l'autorità prefettizia, a seguito di una più attenta e complessiva valutazione degli elementi a disposizione, sia giunta ad una diversa e più severa conclusione. Il rapporto di tipo familiare tra soggetti ritenuti fonte di pericolo di infiltrazione mafiosa, unitamente ad altri elementi indiziari che delineano un quadro complessivo di riconducibilità dell'impresa nella sfera di influenza di tali soggetti, costituisce legittimo presupposto per l'adozione di un provvedimento prefettizio di informativa antimafia interdittiva, senza che rilevi la circostanza che singolarmente considerati tali elementi possano apparire scarsamente significativi.

Sentenza completa

N. 03884/2010
REG.RIC.

N. 01654/2011 REG.PROV.COLL.

N. 03884/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3884 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Eco società cooperativa sociale onlus, in persona dell’amministratore unico p.t., sig. Francesco Medaglia, rappresentato e difeso dall’avv. Lorenzo Lentini, con il quale elettivamente domicilia presso lo studio dell’avv. Corrado Diaco in Napoli, via dei Mille n. 40;

contro

- Ministero dell’Interno, in persona del ministro p.t., e Ufficio Territoriale del Governo di Caserta, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentati e difesi dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, presso i cui uffici ope legis domiciliano in Napoli, via A. Dia…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.