Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 148 del 2005

ECLI:IT:TARLAZ:2005:148SENT

Massima

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Il giudice amministrativo, nell'ambito del giudizio di ottemperanza, è tenuto a dichiarare improcedibile il ricorso per cessazione della materia del contendere qualora l'amministrazione soccombente abbia provveduto spontaneamente a dare esecuzione alla sentenza precedentemente pronunciata, senza che ciò comporti alcuna condanna alle spese del giudizio di ottemperanza, le quali possono essere compensate tra le parti in presenza di giusti motivi. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che, nel giudizio di ottemperanza, il ricorso deve essere dichiarato improcedibile per cessazione della materia del contendere quando l'amministrazione soccombente abbia spontaneamente dato esecuzione alla precedente sentenza, senza che ciò comporti alcuna condanna alle spese, le quali possono essere compensate tra le parti in presenza di giusti motivi. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, assicurando che l'amministrazione adempia spontaneamente agli obblighi derivanti dalle sentenze pronunciate nei suoi confronti, senza che il cittadino sia costretto a promuovere un ulteriore giudizio di ottemperanza. La compensazione delle spese, inoltre, rappresenta un equo bilanciamento degli interessi in gioco, evitando di gravare ulteriormente l'amministrazione soccombente quando questa abbia comunque provveduto a dare esecuzione alla sentenza. La massima così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto fondamentale ricavabile dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali. Essa risulta autosufficiente, applicabile a casi analoghi e sufficientemente articolata per rendere conto delle principali argomentazioni e ragionamenti presenti nella sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Anno 2005 IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO Anno 2004 -SEZIONE II - ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso n. 8253 del 2004 proposto da ((omissis)) rappresentato e difeso dall'avv.((omissis)) presso il cui studio in Roma, Via Marrone n. 9, è elettivamente domiciliato; C O N T R O l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, in persona del Presidente pro-tempore, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Generale dello Stato presso la cui sede di Roma, ubicata in Via dei Portoghesi n. 12, è domiciliataria; per l'esecuzione: della sentenza di questa Sezione, n. 6298/02 pubblicata in data 12 luglio 2002, passata in giudicato. Visto il ricorso con i relativi allegati; Visto l'atto di costituzione in giudizio dell'intimata amministrazione; Visti gli atti tutti della causa; Udito ((omissis)) di consiglio del 15 dicembre 2004 - relatore dottor ((omissis)) – …

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