Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1554 del 2013

ECLI:IT:TARPA:2013:1554SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare la cessazione della materia del contendere in un giudizio di ottemperanza a un decreto ingiuntivo, afferma il principio secondo cui, qualora nel corso del giudizio la pretesa del ricorrente risulti pienamente soddisfatta, il giudice è tenuto a dichiarare la cessata materia del contendere, ai sensi dell'art. 34, comma 5, del Codice del processo amministrativo. Ciò in quanto, una volta che l'Amministrazione resistente abbia dato completa esecuzione al provvedimento giurisdizionale oggetto del giudizio di ottemperanza, non sussiste più alcun interesse concreto ed attuale del ricorrente alla pronuncia del giudice, essendo stata integralmente realizzata la sua pretesa. Tuttavia, il Tribunale, pur dichiarando la cessazione della materia del contendere, condanna l'Amministrazione al pagamento delle spese di giudizio, ritenendo che tale esecuzione sia avvenuta solo a seguito della proposizione del ricorso, e non spontaneamente. Pertanto, il principio di diritto affermato è che, in caso di cessazione della materia del contendere per integrale soddisfazione della pretesa del ricorrente, il giudice è tenuto a dichiarare l'estinzione del giudizio, ma può comunque condannare l'Amministrazione resistente al pagamento delle spese processuali, qualora l'adempimento sia avvenuto solo a seguito dell'instaurazione del giudizio e non spontaneamente.

Sentenza completa

N. 01864/2012
REG.RIC.

N. 01554/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01864/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso con il numero di registro generale 1864 del 2012, proposto dalla Società Cooperativa Arcobaleno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'Avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Palermo, via Notarbartolo n.5, presso lo studio dell’Avv. ((omissis));

contro

- il Comune di Licata in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Palermo, via Notarbartolo n.5, presso lo studio dell’Avv. ((omissis));

per l’ottemperanza

- al giudicato formatosi sul decreto ingiuntivo n.142/11, emesso dal Tribunale di Agrigento – Sez. distaccat…

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