Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25306 del 23 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:25306PEN

Massima

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Il diniego di misure alternative alla detenzione deve essere adeguatamente motivato, non potendo fondarsi esclusivamente sulla gravità dei reati in esecuzione, sui precedenti penali e su procedimenti pendenti, senza una concreta valutazione della condotta in carcere, dell'evoluzione della personalità del condannato e della sua partecipazione all'opera di rieducazione. Il giudice è tenuto a esaminare e confutare puntualmente le deduzioni difensive, senza omettere di considerare elementi favorevoli al condannato, quali l'epoca lontana dei fatti, il diverso comportamento recente e la concessione di benefici penitenziari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO ((omissis)) del 10/06/2 -

Dott. DI TOMASSI Mariastefania rel. Consigliere SENTE -

Dott. CAPOZZI ((omissis)) N. 2 -

Dott. CASSANO ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. MAZZEI ((omissis)) N. 11339/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Pa. Fr. , nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa in data 9.2.2011 dal Tribunale di sorveglianza di Napoli;

visti gli atti, il provvedimento impugnato, il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. M. ((omissis));

Lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha concluso chiedendo la declaratoria…

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