Cassazione penale Sez. II sentenza n. 52622 del 22 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:52622PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare di custodia in carcere può essere legittimamente disposto nei confronti di un soggetto indiziato di far parte di un'associazione di tipo mafioso, qualora sussistano gravi indizi di colpevolezza in relazione alla sua partecipazione all'associazione criminale e vi siano esigenze cautelari, come il pericolo di reiterazione del reato o di inquinamento probatorio. Tuttavia, il giudice di merito è tenuto a motivare in modo adeguato e specifico la sussistenza di tali presupposti, senza poter fare mero riferimento a indicatori fattuali già ritenuti inidonei dalla Corte di Cassazione a fondare il giudizio di gravità indiziaria. Inoltre, l'eventuale riqualificazione della condotta del soggetto in termini di "concorso esterno" nell'associazione mafiosa richiede una motivazione particolarmente approfondita sulla base di elementi concreti, non potendo essere desunta automaticamente dalla pregressa qualificazione come partecipazione. Infine, l'applicazione dell'aggravante di cui all'art. 7 L. 203/1991 presuppone la dimostrazione del nesso causale tra la condotta del soggetto e le finalità tipiche dell'associazione mafiosa, non potendo essere riconosciuta in assenza di una motivazione adeguata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. IMPERIALI Lucia - rel. Consigliere

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria D. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 353/2018 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 24/05/2018;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIANO IMPERIALI;
sentite le conclusioni del PG Dott. CARDIA Delia, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 16/10/2017 il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria appli…

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