Cassazione penale Sez. III sentenza n. 5731 del 10 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:5731PEN

Massima

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Il reato di tentativo di frode in commercio si configura anche nella semplice detenzione, all'interno di un esercizio commerciale, di alimenti congelati o surgelati senza che tale qualità sia indicata nella lista delle vivande, in quanto tale comportamento è univocamente rivelatore della volontà dell'esercente di consegnare ai clienti una cosa diversa da quella pattuita. Tale principio generale opera con riferimento a qualsivoglia forma di detenzione funzionale alla vendita, nell'ambito di qualsiasi sede commerciale, inclusi gli esercizi per la vendita al dettaglio e diretta di beni. Pertanto, non è necessario l'inizio di una concreta contrattazione con il singolo avventore ai fini della configurabilità del tentativo di frode in commercio, essendo sufficiente la mera detenzione di prodotti congelati o surgelati senza adeguata indicazione. Il giudice di merito, nel motivare la decisione di condanna, deve illustrare in modo congruo ed esaustivo i dati di fatto comprovanti il carattere congelato o surgelato dei prodotti detenuti, confutando in modo adeguato eventuali prospettazioni alternative della difesa che si risolvano in una mera rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione o nell'autonoma assunzione di nuovi e diversi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/06/2022 del tribunale di Perugia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. NOVIELLO Giuseppe;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CUOMO Luigi che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con sentenza del 20 giugno 2022, il tribunale di Perugia condannava (OMISSIS) in …

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