Consiglio di Stato sentenza n. 3449 del 2012

ECLI:IT:CDS:2012:3449SENT

Massima

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Le scelte urbanistiche relative alla zonizzazione delle aree del territorio comunale sono rimesse al potere ampiamente discrezionale dell'ente locale, rispetto alle quali le posizioni dei privati sono necessariamente recessive. Tali scelte non necessitano di specifica motivazione, se non nel caso in cui vadano ad incidere su posizioni giuridicamente differenziate ravvisabili nell'esistenza di piani e/o progetti di lottizzazione già approvati. La vocazione naturale dei terreni a una determinata destinazione urbanistica, anche se in precedenza riconosciuta da atti formali, non costituisce condizione sufficiente a conseguire un diritto alla permanenza di tale destinazione, in quanto ciò metterebbe in discussione lo jus variandi dell'amministrazione, pacificamente ammesso in materia. Le osservazioni dei privati in ordine ai divisamenti recati dallo strumento urbanistico in sede di adozione si atteggiano come meri apporti collaborativi, con la conseguenza che l'amministrazione nell'esaminarle non è tenuta a fornire un'analitica motivazione, potendo richiamarsi ai principi ispiratori dello strumento urbanistico. Le scelte urbanistiche sono accompagnate da un'amplissima valutazione discrezionale, nel merito insindacabili e attaccabili solo per errori di fatto, abnormità e irrazionalità delle stesse. L'amministrazione non è tenuta a fornire un'apposita motivazione in ordine alle determinazioni assunte circa la zonizzazione delle aree, se non richiamando le ragioni di carattere generale che giustificano una siffatta impostazione dello strumento urbanistico in questione.

Sentenza completa

N. 01703/2005
REG.RIC.

N. 03449/2012REG.PROV.COLL.

N. 01703/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1703 del 2005, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso il primo, in Roma, via Oslavia,30;

contro

Regione Umbria, in persona del Presidente della Giunta Regionale pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via ((omissis)) 8;
Comune di Assisi;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. UMBRIA - PERUGIA n. 00655/2004, resa tra le parti, concernente APPROVAZIONE VARIANTE AL PIANO REGOLATORE DEL COMUNE DI ASSISI

Visti il ricorso in appello e i relat…

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