Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 6318 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:6318SENB

Massima

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Il diritto di accesso agli atti amministrativi costituisce un principio fondamentale dell'ordinamento giuridico, volto a garantire la trasparenza e il controllo sull'attività della pubblica amministrazione. Tale diritto può essere esercitato da chiunque vi abbia un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente a una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l'accesso. L'amministrazione è tenuta a consentire l'accesso, salvo che non ricorrano i limiti espressamente previsti dalla legge a tutela di interessi pubblici o privati. Qualora l'amministrazione neghi indebitamente l'accesso, il cittadino può adire il giudice amministrativo per ottenere il riconoscimento del proprio diritto. In tal caso, il giudice, accertata la fondatezza della richiesta, ordinerà all'amministrazione di consentire l'accesso, eventualmente imponendo una sanzione in caso di inottemperanza. L'esecuzione del giudicato che riconosce il diritto di accesso costituisce un obbligo giuridico per l'amministrazione, che non può essere eluso per difficoltà di reperimento della documentazione richiesta. Pertanto, l'amministrazione è tenuta a porre in essere ogni attività necessaria per adempiere all'ordine giudiziale, anche superando eventuali ostacoli organizzativi interni. Solo in presenza di giustificati motivi, come l'impossibilità assoluta di reperire la documentazione, il giudice può disporre la compensazione delle spese di giudizio tra le parti.

Sentenza completa

N. 02491/2011
REG.RIC.

N. 06318/2011 REG.PROV.COLL.

N. 02491/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 2491 del 2011, proposto da:
Ave Costantini, rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con gli stessi elettivamente domiciliata in Roma, via Boezio, 6;

contro

INPS- Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, in persona del legale rappresentante pro-tempore, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto in Roma, via Amba Aradam, 5, presso l’Avvocatura dell’Ente;

per l'esecuzione

della sentenza di questo Tribunale n. 8391 del 2009;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'a…

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