Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23233 del 27 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:23233PEN

Massima

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La buona fede del terzo creditore che vanta un diritto di garanzia reale su un bene confiscato in sede di misura di prevenzione patrimoniale è configurabile qualora risulti dimostrata: a) l'estraneità a qualsiasi collusione o compartecipazione all'attività criminosa; b) l'inconsapevolezza credibile in ordine alle attività svolte dal prevenuto; c) un errore scusabile sulla situazione apparente del prevenuto. Il creditore non può essere onerato dell'accertamento negativo della non strumentalità del credito rispetto all'attività illecita, essendo tale onere in capo all'autorità procedente. Ai fini della valutazione della buona fede, si deve tenere conto del normale svolgimento dei rapporti di obbligazione, considerando in particolare la dimensione degli enti interessati, le relative attività e il rispetto dei comuni obblighi di diligenza. Con riferimento specifico alle operazioni bancarie, la buona fede sarà dimostrata dalla regolare gestione del rapporto nel rispetto della normativa bancaria e della normativa antiriciclaggio. Pertanto, il giudice non può presumere la strumentalità del credito rispetto all'attività illecita del prevenuto, né addebitare al creditore l'onere di conoscere precedenti penali o di polizia a carico del beneficiario, quando tali informazioni non erano accessibili al creditore al momento dell'erogazione del finanziamento. Inoltre, il giudizio di meritevolezza del credito deve tenere conto della redditualità personale e familiare del prevenuto, nonché della garanzia fideiussoria e ipotecaria prestata, elementi che giustificavano l'affidamento dell'istituto di credito circa il regolare pagamento delle rate del mutuo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. AGLIASTRO Mirella - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) S.P.A.;
avverso il decreto del 28/11/2018 del TRIBUNALE di VENEZIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAPOZZI ANGELO;
lette le conclusioni del P.G. Dott. PERELLI SIMONE che ha chiesto l'annullamento con rinvio del decreto impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il decreto in epigrafe il Tribunale di Venezia ha respinto l'opposizione di (OMISSIS) S.p.A. alla verifica dei crediti e composizione dello stato passivo formato in relazione al patrimonio confiscato in …

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