Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18943 del 8 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:18943PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, può legittimamente fondare il proprio convincimento su un quadro probatorio costituito da dichiarazioni di collaboratori di giustizia, anche se non corroborate da ulteriori riscontri, purché tali dichiarazioni siano intrinsecamente attendibili e coerenti, e risultino adeguatamente motivate nella loro valutazione. In particolare, il giudice può ritenere sussistenti gravi indizi di colpevolezza a carico dell'indagato, anche quando questi abbia manifestato una volontà dissociativa dall'associazione mafiosa, qualora emerga che egli abbia continuato a svolgere un ruolo di riferimento per gli associati sul territorio, pur senza percepire più uno stipendio dal sodalizio, in quanto tale ruolo risulti confermato dalle dichiarazioni di più collaboratori di giustizia, puntualmente valorizzate nella motivazione del provvedimento cautelare. In tali ipotesi, il giudice di legittimità non può sindacare la valutazione degli elementi probatori effettuata dal giudice di merito, se questa risulta logica e congruamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 759/2013 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 08/05/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAVALLO ALDO;

sentite le conclusioni del PG Dott. FRATICELLI Mario, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore Avv. (OMISSIS), il quale ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale del riesame di Catania, con ordinanza dell'8/5/2013, c…

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