Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13761 del 10 aprile 2002

ECLI:IT:CASS:2002:13761PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso la sentenza di condanna per il reato di ingiuria continuata, dichiara l'inammissibilità del gravame in quanto il ricorrente si è limitato a prospettare una mera questione di fatto, senza denunciare specifici vizi logici o giuridici della motivazione della sentenza impugnata. Pertanto, il principio di diritto affermato è che il ricorso per cassazione non può essere utilizzato come mezzo per ottenere una nuova valutazione complessiva delle risultanze processuali, essendo precluso al giudice di legittimità il riesame del merito della decisione, salvo l'ipotesi di travisamento dei fatti o di manifesta illogicità della motivazione. Inoltre, la declaratoria di inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma in favore della cassa delle ammende, in misura equitativamente determinata dal giudice in relazione ai motivi dedotti.

Sentenza completa

La Corte di appello di Firenze ha confermato la sentenza del Pretore di Empoli, in data 22 marzo 1999, di condanna di M. G. alla pena di giustizia (con le statuizioni di legge in favore della parte civile costituita) per il delitto di ingiuria continuata, contestato come commesso in danno di C.I. disattendendo le doglianze e le richieste dell'impugnazione, di indebita valorizzazione della interessata ed inattendibili dichiarazioni accusatorie della parte offesa (in contrario ha rilevato, dall'analitico e puntuale richiamo alle risultanze processuali diffusamente esaminate nella sentenza impugnata, come tale sostegno probatorio sia rimasto convalidato da convergenti testimonianze e da concludenti argomenti logici) e di riduzione della pena comminata.
La ricorrente denunzia che ne è rimasto evidenziato, anche per conseguente travisamento dei fatti, il rilevante vizio logico della motivazione, essendosi sostenuta l'attendibilità della C. a ragione della sua malattia …

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