Il permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato non può essere rinnovato quando risulta che lo straniero ha interrotto il soggiorno in Italia per un periodo continuativo superiore alla metà della validità del permesso, salvo che tale interruzione sia dipesa da gravi e comprovati motivi. La documentazione medica prodotta a giustificazione dell'assenza prolungata deve dimostrare la stretta necessità per lo straniero di intrattenersi all'estero per accudire familiari malati. Gli elementi sopravvenuti favorevoli, come una nuova posizione lavorativa, non possono giustificare un riesame della domanda di rinnovo da parte dell'Amministrazione, la quale deve valutare la situazione di fatto esistente al momento dell'adozione del provvedimento finale. Il mancato rispetto del requisito di continuità del soggiorno, non adeguatamente giustificato, legittima il diniego di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato.