Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La dichiarazione di inammissibilità di un ricorso per cassazione avverso una sentenza di appello è dovuta quando il ricorso risulta tardivamente proposto rispetto al termine di trenta giorni previsto dall'art. 585, comma 1, lett. b), c.p.p., decorrente dalla data di deposito della sentenza di appello, che deve avvenire entro il quindicesimo giorno dalla pronuncia ai sensi dell'art. 544, comma 2, c.p.p. Tale termine, quando la decorrenza è diversa per l'imputato e per il difensore, opera per entrambi quello che scade per ultimo, ai sensi dell'art. 585, comma 3, c.p.p. La declaratoria di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, ai sensi dell'art. 616 c.p.p.