Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 828 del 2015

ECLI:IT:TARTOS:2015:828SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di demolizione di opere edilizie, emesso in assenza dei presupposti di legge, può essere legittimamente revocato dall'amministrazione competente, facendo venir meno l'interesse del ricorrente alla decisione del ricorso giurisdizionale proposto avverso il medesimo provvedimento. In tal caso, il ricorso deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, con compensazione delle spese di giudizio, attesa la mera costituzione formale dell'amministrazione resistente. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'amministrazione, ove accerti l'insussistenza dei presupposti per l'adozione di un provvedimento sanzionatorio, ha il dovere di riesaminare la propria precedente determinazione e, ove ne ricorrano i presupposti, di revocarla, facendo così venir meno l'interesse del destinatario del provvedimento all'impugnazione giurisdizionale. Ciò al fine di assicurare il buon andamento e l'imparzialità dell'azione amministrativa, nonché il rispetto dei principi di legalità, proporzionalità e tutela dell'affidamento del cittadino. La revoca del provvedimento illegittimo, ove intervenuta, determina l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, con compensazione delle spese di giudizio, in considerazione della mera difesa formale dell'amministrazione.

Sentenza completa

N. 02765/1999
REG.RIC.

N. 00828/2015 REG.PROV.COLL.

N. 02765/1999 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2765 del 1999, proposto da:
Asaro Giuseppe e Cometto Adria, rappresentati e difesi dall'avv. Franco Bruno Campagni, con domicilio eletto presso l’avv. Franco Bruno Campagni in Firenze, Via G. Modena, n. 21;

contro

Comune di Prato, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv.ti Paolo Federigi e Raffaello Gisondi, con domicilio eletto presso l’avv. Alessandro Cecchi in Firenze, Via Masaccio n. 172;

per l'annullamento

a) ordinanza del dirigente del Servizio di demolizione 6 luglio 1999 n. 98/139 (pg. n. 46947), in parte qua, e cioè limitatamente al locale in muratura…

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