Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1620 del 2011

ECLI:IT:TARVEN:2011:1620SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive perde efficacia e il relativo ricorso diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, qualora il proprietario presenti successivamente una domanda di sanatoria edilizia, in quanto l'amministrazione è tenuta prioritariamente ad esaminare tale domanda, il che rende inefficace l'ordinanza di demolizione già adottata. Ciò in applicazione del principio di economicità dell'azione amministrativa, in base al quale l'amministrazione deve privilegiare soluzioni che consentano di evitare l'adozione di provvedimenti inutili o inefficaci. Pertanto, la presentazione della domanda di sanatoria determina l'improcedibilità del ricorso avverso l'ordinanza di demolizione, in quanto l'amministrazione dovrà comunque pronunciarsi sulla domanda di sanatoria, con atti autonomamente impugnabili ove non satisfattivi.

Sentenza completa

N. 01921/2010
REG.RIC.

N. 01620/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01921/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1921 del 2010, proposto da Franco Maccatrozzo, rappresentato e difeso dall'avvocato Nicoletta Monopoli, con domicilio eletto presso lo studio della stessa in Venezia- Mestre, corso del Popolo, 70;

contro

il Comune di Venezia, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Giulio Gidoni, Antonio Iannotta, Maurizio Ballarin, Nicoletta Ongaro e Giuseppe Venezian, con domicilio eletto presso l’Avvocatura civica in Venezia, San Marco 4091;

per l'annullamento

- del provvedimento prot. n. 2010/275322, a firma del Dirigente della Direzione Sviluppo del Terri…

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