Il provvedimento con il quale il Tribunale in composizione monocratica decide sull'opposizione presentata dal prevenuto avverso i divieti e le prescrizioni aggiuntive impostigli unitamente all'avviso orale dal Questore ai sensi del D.Lgs. n. 159/2011, art. 3, comma 4, è ricorribile per cassazione con riguardo a tutti i vizi indicati all'art. 606 c.p.p. Compete al Tribunale in composizione monocratica, quale giudice delle misure di prevenzione, decidere sull'opposizione proposta nelle forme dell'incidente di esecuzione, trattandosi di un provvedimento che incide immediatamente e in modo gravoso sulle libertà riconosciute dalla Carta costituzionale, a differenza del semplice avviso orale che contiene unicamente l'avvertimento della sussistenza di sospetti a carico di una persona e non ha altro effetto se non quello di consentire la proposta all'Autorità giudiziaria, entro tre anni, di applicazione della misura di prevenzione. L'attribuzione degli affari in tema di misure di prevenzione ha carattere funzionale, sicché l'incompetenza del giudice adito, essendo di natura funzionale e inderogabile, è rilevabile in ogni stato e grado del procedimento.