In tema di reati commessi da pubblici ufficiali contro la P.A., l'art. 17 della legge 26 aprile 1990 n. 86 - che ha sostituito il testo originario dell'art. 357 c. p. - richiede perche` possa configurarsi la qualifica di pubblico ufficiale che il soggetto eserciti funzioni amministrative estrinsecabili in astratto a mezzo di poteri congiuntamente certificativi ed autoritativi. Pertanto, il medico generico convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, avendo solo poteri di certificazione (oltre che compiti terapeutici e diagnostici a norma degli accordi collettivi nazionali) e` da ritenersi persona incaricata di un pubblico servizio ai sensi dell'art. 358 c. p., cosi` come novellato dall'art. 18 legge precitata, ma non pubblico ufficiale, esulando dalle sue attribuzioni l'esercizio di un qualsiasi potere autoritativo. (In applicazione di tale principio, nella fattispecie, e` stata esclusa la configurabilita` del reato di cui all'art. 323 c. p.). (Sez. V, Sent. n. 1215 del 19 dicembre 1990, imp. Marchiano`)