Cassazione penale Sez. V sentenza n. 51162 del 18 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:51162PEN

Massima

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Il diritto di critica politica trova il suo limite nel rispetto della reputazione altrui, dovendo l'esercizio di tale diritto mantenersi nei confini della verità dei fatti, della continenza espressiva e dell'interesse pubblico della notizia. Pertanto, l'offesa alla reputazione di un soggetto mediante l'utilizzo di espressioni diffamatorie, anche se in un contesto di critica politica, integra il reato di diffamazione, salvo che ricorrano le scriminanti di cui agli articoli 51 e 599 del codice penale. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di tali elementi, gode di un ampio potere discrezionale, il cui apprezzamento è insindacabile in sede di legittimità se sorretto da adeguata e congrua motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giulian - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 652/2011 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 09/02/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/11/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

Il Procuratore generale della Corte di Cassazione, Dr. Izzo Gioacchino, ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

Per la parte civile e' presente l'Avvocato (OMISSIS) in sost. Avv. …

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